Le tovaglie in cucina: sbizzarrirsi a 360°
La scelta delle tovaglie in cucina è così personale e vasta che dare consigli è difficile. Certo, le opzioni dipendono dalle varie occasioni, ma oggi i padroni di casa preferiscono lasciar correre la fantasia piuttosto che leggere suggerimenti sui libri del galateo. Limitiamoci allora ad una piccola linea guida.
Grandezza, tessuto, colori: l'identikit della tovaglia
Una bella tovaglia è in grado di risollevare le sorti estetiche di una brutta tavola (e cucina). Tuttavia, allo stesso modo, una pessima scelta può compromettere l'eleganza dell'ambiente e tutti gli sforzi qui profusi.
La bellezza della tovaglia si giudica solo in concomitanza con gli altri elementi. È giusto sottolineare come sia praticamente impossibile abbinare sempre la tovaglia con la sala da pranzo: spesso il tavolo apparecchiato è una piccola isola che si discosta completamente dal resto dello stile. Per questa ragione, la tovaglia in cucina deve convivere con posate, bicchieri, piatti e centro tavola.
La sfida non è troppo difficile
Innanzitutto sotto il tavolo è opportuno, soprattutto quando ci sono bambini e il tavolo è di buona qualità (e quindi si vorrebbe preservare), mettere il cosiddetto “mollettone” sotto la tovaglia. Si tratta di un tessuto morbido e resistente che aderisce all'arredo e lo protegge da graffi e macchie. La scelta del mollettone dipende solo dalla sua praticità, visto che deve venire coperto completamente dalla tovaglia.
Questa deve rivestire tutta la superficie del tavolo e scendere per 30 cm, non di più: potrebbe infastidire i commensali. Soprattutto deve avere la stessa forma del tavolo, per evitare grinze e storture assolutamente antiestetiche. Dev'essere pulitissima e stirata, ma non deve profumare altrimenti il suo odore contrasterà con quello delle pietanze. Pensato a questo, occorre riflettere sull'accostamento dei colori. Esistono particolari ricorrenze per le quali la tradizione suggerisce precise scelte (il rosso a Natale, l'arancione ad Halloween e così via), ma, come si accennava, l'unico parametro di riferimento è la scelta cromatica degli altri complementi d'arredo.
In particolar modo, se si vuole valorizzare un bel piatto o bei bicchieri, meglio scegliere una tinta pastello, chiara e neutra; invece, se questi non godono di una particolare rilevanza cromatica, è doveroso far risaltare la tavola con una tovaglia importante.
È possibile anche riflettere sul tessuto. Per situazioni formali o eleganti, meglio scegliere materiali pregiati, come lino e fiandra. Mentre per le altre situazioni va benissimo il cotone. Ricordate: dev'essere possibile lavarla con semplicità perché si sporcherà – sfidando sotto bicchieri e sotto piatti – ed una tovaglia da cucina macchiata è inservibile.
In occasioni davvero di un certo livello, è possibile utilizzare una doppia tovaglia: una più spessa e resistente sotto – a tinta unica – e una più leggera ed elaborata sopra, magari sfalsate. In alcuni ristoranti si vedono anche più strati sovrapposti, ma in casa può risultare eccessivo.
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